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Dettagli felini + "INIZIATIVE IN CORSO" #12

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Ecco il consueto post veloce per dare il via alla dodicesima
puntata del linky party che raccoglie le 

decoriciclo

Ma prima, voglio condividere una foto dolcissima della zampetta
di uno dei cuccioletti di Tosca; adesso hanno 10 giorni, sono tenerissimi,
per ora non fanno che mangiare e dormire
e quando sognano agitano le zampette e fanno versetti vari, tra cui anche le fusa.
Stanno pian piano cominciando ad aprire gli occhietti.


Ed ora torniamo al Linky Party.
Come sempre, invito a dare un'occhiata alla puntata precedente
perché molte iniziative tra quelle raccolte sono ancora in corso
e rappresentano delle belle opportunità.
Ce n'è per tutti i gusti: dai linky party di temi vari ai concorsi,
dai contest alle iniziative letterarie, dalle iniziative rivolte ai bambini
a quelle amiche degli animali.

Invito anche a visitare la pagina dedicata, nella quale ho aggiunto anche
una guida passo-passo per chi non sapesse come si fa
a partecipare ad un linky party.
Ricordo che si possono anche inserire i link delle pagine e dei profili FB.

Infine, rendo noto che recentemente ho aggiunto una nuova categoria
nella Community G+ del baratto creativo,
riservata ai membri della stessa e
dedicata proprio alla promozione delle iniziative dei blog.

A presto! =)








Sottopentola (o decorazione da parete) "musicale"

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Ecco uno dei rari post deco-riciclosi che popoleranno questo blog in questa estate 2015. In realtà, questo oggetto è stato realizzato un paio di mesi fa, ma non ero ancora riuscita a pubblicarlo; si tratta di un sottopentola, fatto di tappi di sughero e spago, a forma di chiave di violino.


Ho predisposto una base di cartone recuperato da uno scatolone, disegnando la chiave di violino e ritagliandola con il taglierino. Poi vi ho incollato sopra i tappi tagliati a metà longitudinalmente, in alcuni casi sagomandoli per seguire le curve del disegno.


Per rifinire i bordi ho incollato 3 giri di spago lungo tutto il perimetro, all'altezza della base, per coprire lo spessore del cartone.
Dalle foto non si vede, ma ho rivestito anche la superficie inferiore con un foglio di sughero, di quelli che si usano per i rivestimenti murari, in modo da renderlo isolante e impermeabile.


Oltre che come sottopentola, questo oggetto può essere usato anche come decorazione da appendere alla parete e, con lo stesso sistema, può essere realizzato di qualsiasi forma e dimensione. Un esempio è il sottopentola che ho proposto come decorazione pasquale, a forma di campana.

A presto! =)


Regalasi gattini + "INIZIATIVE IN CORSO" #13

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Ecco i miei piccolini, ritratti il giorno in cui hanno compiuto 3 settimane,
cioè lunedì appena passato.


Come si vede dalla foto, sono un maschio e due femmine.
 Saranno svezzati verso la metà di agosto; il primo è già prenotato mentre
le seconde sono in cerca di una famiglia che le adotti.
Chi le prenderà con sè dovrà amarle come farei io.... cioè tantissimissimo.
Inoltre, così come accade con le nuove famiglie dei fratellini di Tosca,
mi piace ricevere ogni tanto delle foto e delle notizie sulla loro crescita, per mail.
Chi fosse interessato, può lasciarmi un commento o un messaggio privato.


********************

Ed ora, via alla tredicesima puntata del Linky Party dedicato alle 

decoriciclo

Condividete tutte quelle che volete, aiutandomi a creare un bel cartellone
ricco e fornito di spunti ed occasioni.

Ringrazio di cuore chi partecipa sempre con le rubriche fisse dei propri blog,
chi pubblicizza le proprie ricorrenze blogghesche,
chi condivide e divulga iniziative di vario genere dentro e fuori dai blog,
chi sbircia soltanto e non si lascia sfuggire tutto questo.

Per maggiori informazioni su questo linky party,
per prelevare il banner con codice html,
per consultare le precedenti puntate
(dato che alcune iniziative sono ancora in corso),
per le istruzioni su come inserire i propri link
consiglio
di dare un'occhiata alla

PAGINA "INIZIATIVE IN CORSO".

A presto! =)







"Ricicli in Circolo" #11 #12 #13 #14 #15

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Leggendo il titolo di questo post si capisce subito che da un po' non aggiorno la rubrica decoriciclosache ho chiamato "Ricicli in Circolo", nella quale segnalo i post dei blog Amici che si sono ispirati a qualcuna delle idee che ho pubblicato. Dato che in questo periodo mi collego poco e pubblico ancora meno, potrebbe essermi sfuggito qualcuno dei vostri ricicli-in-circolo; se così fosse, vi prego di segnalarmelo per mail e provvederò subito a venire ad ammirarli.

Oggi vi presento quindi 5 lavori di altrettanti creativissimi artisti, tutti fonte di idee originali, proposte con diverse tecniche decorative e realizzate con maestria. Cliccando sulle immagini verrete portati ai loro post originali.

Al mese di aprile risalgono i primi due lavori che vi mostro e curiosamente si rifanno entrambi al riciclo del fondo di un flacone di shampoo abbinato ad una lavorazione all'uncinetto.

Il primo è fatto da Carmela e Davide del blog  Pyros&Patch: si tratta di un magnifico cestino porta-lavoro, ispirato alle mie mini borsettine


Le mie sono proprio mini, adatte come bomboniera o profumatore per armadi e cassetti, per esempio; quello di Carmela invece è più grande, utile quindi come cestino porta-lavoro che abbia caratteristiche di leggerezza, praticità e possibilità di pulizia sicura e veloce.

Il secondo è di Gio del blog Stelledilatta che ha tratto ispirazione dal mio sacchettino semi-rigido di plastica e cotone e ha avuto un'idea strepitosa in più: ricamare la facciata anteriore del contenitore di plastica a punto croce.


Devo dire che quel cuoricino ricamato è proprio un'idea che rende questo sacchettino molto romantico e raffinato.

Il terzo riciclo-in-circolo è di Norma del blog Voglioilmondoacolori: si tratta di una cornice realizzata con del cartone recuperato da uno scatolone da imballaggio e costruita con il sistema che ho mostrato nel post delle cornicette fatte con i sottobicchieri di cartone.


Mi piace moltissimo l'aspetto grezzo del cartone lasciato al naturale.

Il quarto progetto è di Barbara del blog Accidentaccio che si è rifatta ad un mio lavoro di un paio di anni fa e cioè alla borsetta fatta con due dischi in vinile a 45 giri.


Nella foto qua sopra la vedete ritratta in compagnia di un simpatico orsetto: entrambi sono cimeli dei mitici anni '80, argomento che è stato il filo conduttore di una puntata della iniziativa delle 4 comari "Ispirazioni & Co."

Infine un riciclo-in-circolo fresco fresco; infatti parlo di un post apparso oggi nella community di G+ che si chiama "A tutto riciclo" ideata dalla bravissima scrappista Betta.


L'autrice di questi deliziosi cerchietti per capelliè Luisa (QUI il suo profilo di G+ e QUI il suo canale Youtube) e li ha decorati con dei fiori realizzati a partire da una rondella di sughero con petali lavorati all'uncinetto. La sua idea in più è quella di aver applicato un bottoncino in tinta al centro del cerchio di sughero e se andate ad ammirare il suo post vedrete come ha utilizzato lo stesso tipo di fiorellini per decorare graziosamente dei segnalibro.

Insomma, sarò ripetitiva, ma ogni volta mi stupisco e resto ammirata da come da un'idea ne nasca un'altra, che porta ad altre ancora, e in ognuna c'è un pezzo di chi la reinterpreta a proprio modo rendendo ogni pezzo unico e originale.

A presto! =)



Prima pappa cucciolo-gattosa

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La nostra Toscaè una mamma-gatta così brava, che nutre e accudisce in tutto e per tutto i suoi piccoli, che noi "nonni" umani ce la siamo presa così tanto comoda... che ci è scappato il primo momento utile per cominciare a svezzare i cuccioli, ovvero l'età di 4 settimane.

L'altra volta, quando abbiamo allevato la cucciolata di cui faceva parte la stessa Tosca, non vedevamo l'ora di smettere di trafficare con biberon e latte in polvere. Questa volta invece non ci pare vero di non aver niente da fare!

Sicché il primo pasto da "gatti grandi"è stato proposto ai cucciolini soltanto oggi, a 5 settimane suonate.


Ovviamente non era certo una gara, ma da come sono andate le cose, non ho potuto fare a meno di interpretare questo avvenimento così; premetto che l'altra volta avevamo iniziato lo svezzamento con omogeneizzato di carne diluito con latte in polvere (lo stesso che i piccoli prendevano con il biberon) ottenendo un timido approccio da parte loro (a parte la cucciolina bianca, che aveva mostrato un discreto interesse fin da subito), mentre questa volta siamo partiti subito con della carne per gatti in mousse, in scatola.

Ebbene, una femminuccia (N.C. = Non Classificata) ha guardato il piattino con aria stranita e perplessa... e non ha toccato minimamente il contenuto.
L'altra femmina ha mangiato con calma circa metà della quantità proposta, mentre il primato assoluto spetta al maschio, che ha mangiato voracemente tutto quanto aveva nel proprio piattino, tentando di assaltare anche quello rimasto intonso.


Il tutto nel giro di 5 minuti!

Pensavo di tribolare molto di più, e invece è andata meglio di quanto ci aspettassimo. Adesso, per qualche giorno, proporremo ai piccoli un solo pasto di carne al giorno, perché Tosca ha tanto latte e deve poter "regolare la produzione" gradualmente. Poi, poco a poco aumenteremo dosi e quantità di pasti, fino a renderli autonomi nel giro di circa 3 settimane.

Il "problema" per ora è l'uso della lettiera: non la usano, nonostante ce l'abbiano a disposizione, ma del resto non trovo nemmeno "regalini" in giro; credo che dei loro bisogni si occupi ancora mamma-gatta e che ripulisca tutto lei.
L'unica cosa che fanno quando provo a metterli nella sabbia è... cercare di mangiarsela! Va bè, impareranno anche loro... anche se i "nostri" cuccioli, alla loro età, erano già autonomi in quel senso...

A presto! =)


Scatola rivestita con strisce adesive + "INIZIATIVE IN CORSO" #14

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La scatola è una comune scatola da scarpe e le strisce sono quelle che si comprano in rotolini e si usano per decorare le pareti o i mobili di casa.


Si tratta di un lavoro semplice, per il quale serve solo un po' di pazienza per posizionare correttamente allineate le varie strisce. Oltre all'uso consueto a cui è destinato, questo materiale può trasformare un semplice imballaggio in una confezione regalo per offrire un dono; infatti queste strisce sono facili da incollare perché auto-adesive, hanno una robusta consistenza di carta plastificata che rende possibile applicarle anche in presenza di irregolarità nella superficie del supporto, ma allo stesso tempo sono facilmente modellabili sulle forme dello stesso, si possono pulire con un panno umido ed esistono in commercio in diverse fantasie, il che le rende adattabili quindi ad ogni esigenza.

Io ho abbinato due delicate fantasie floreali e ho rivestito sia l'interno che l'esterno del contenitore e del coperchio.

Con lo stesso sistema si possono decorare anche altri oggetti, come per esempio delle cornici portafoto o dei vassoi. Voi per cosa le usereste?


****************

Infine, concludo questo post aprendo la 14° puntata del Linky Party
dedicato alle

decoriciclo

nel qualche chi lo desidera (non è necessario essere follower di decoriciclo)
può condividere e segnalare le iniziative
in corso nei propri blog o anche nella "vita reale",
come per esempio concorsi, petizioni, date di mercatini, mostre, ecc...

Per saperne di più, rimando come sempre alla
pagina dedicata
dove si trovano tutte le puntate precedenti
(che sono sempre consultabili),
maggiori informazioni sul linky party
e le istruzioni passo passo per partecipare, per chi non sapesse come si fa.

A presto! =)









I cuccioli di Tosca: Macchia, Luna e Amilcare

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Rieccomi qui, dopo diverse settimane dall'ultimo post, a "rendere conto" di che "fine" abbiano fatto i cuccioli di Tosca, che ormai hanno compiuto due mesi (il giorno di Ferragosto). 
Dal titolo si vede che sono stati "nominati", e se hanno ricevuto un nome significa che hanno trovato le loro nuove famiglie.... o che sono rimasti con noi.

La prima a lasciare il nido (l'11 agosto) è stata Macchia, la femminuccia con il pelo lungo del tutto simile alla razza "Norvegese delle foreste", tigrata grigio/bianca con gli occhi azzurri e un carattere placido e tranquillo.


Il giorno seguente, amici della famiglia che ha adottato il batuffolino qua sopra, sono venuti a prendere la sorellina, molto simile nei colori ma con il pelo medio-lungo, gli occhi color oro pallido e un carattere un po' schivo; è stata chiamata Luna.


E Amilcare? Il maschietto è rimasto con noi; era il primo ad essere stato prenotato, quasi da appena nato, proprio in quanto maschio. Ma poi, abbiamo scoperto che è affetto da un'ernia inguinale; in realtà, almeno per il momento, non gli provoca alcun disturbo a parte un leggero rigonfiamento al pancino. E' un gattino vivace, curioso e affettuoso; potrebbe convivere per sempre con questa patologia senza alcun problema, potrebbe guarire spontaneamente con la crescita, ma potrebbe avere bisogno, in un futuro prossimo o lontano, di un intervento programmato o d'urgenza, nel caso in cui l'ernia si strozzasse. Insomma, va tenuto sotto controllo e capisco perfettamente che non tutti siano disposti a farsi carico di una situazione come questa.... e noi ce lo teniamo con grande gioia.


E mamma Tosca? E' un tesoro di mammina, premurosa e affettuosa. Apparentemente non sente la mancanza delle piccoline che sono state adottate e si dedica con ogni cura al piccolo Amilcare, che è un mammone; le sta sempre appiccicato e appena può si attacca ancora per essere allattato, cosa che Tosca gli lascia fare nonostante sia stata sterilizzata una settimana fa. Anche con la ferita fresca e un enorme stanchezza che la prostrava, non gli ha mai fatto mancare le sue attenzioni.
Ora, anche con l'aiuto delle vitamine, si è ripresa alla grande e tra una decina di giorni festeggerà il suo primo compleanno.


Nella foto qua sopra, si prende cura di Amilcare (in primo piano) e di Macchia, la sua ultima poppata prima di raggiungere la sua nuova famiglia.

Riceviamo foto e notizie di entrambe le gattine e sembrano essersi ambientate bene, sono proprio coccolate e ben accudite.

Con ogni probabilità non ci saranno più "saghe di cuccioli" in questo blog, dato che le femmine (Gina e Tosca) sono ormai sterilizzate, quindi i racconti cucciolo-gattosi si chiudono qui.... forse. =)

A presto! =)



Scatolina per laurea, di metallo e cernit

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Un piccolo pensierino semi-ricicloso per festeggiare una laurea; la base è una scatolina di metallo con coperchio incorporato, ex confezione delle caramelle, sulla quale ho realizzato una lavorazione con il cernit.


Ho rivestito completamente con la pasta modellabile rossa, colore simbolo della laurea, l'esterno della base-contenitore, compreso il fondo.


Il coperchio invece è stato rivestito solo parzialmente, sempre con la pasta rossa, lasciando scoperti i bordi di metallo.


Sulla sommità del coperchio ho modellato i simboli della laurea, la pergamena e il tocco, più due simboli porta-fortuna, una coccinella su un quadrifoglio.... perché nella vita ci vuole certamente l'impegno.... ma un po' di fortuna non guasta mai. =)


Una volta modellate e decorazioni ho messo il tutto nel fornetto elettrico per circa venti minuti e successivamente ho realizzato dei piccoli puntini con il colore acrilico bianco.

Una scatolina come questa può già costituire di per sé un piccolo dono, ma può anche esserne la confezione, così come può essere riprodotta in più esemplari ed essere offerta come bomboniera per una festa di laurea.

A presto! =)




3 tavole da parquet + 1 stand appendiabiti rotto = 1 tavolino ricicloso

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Ovvero, quando la matematica è una pura opinione.... 3+1 non faceva forse 4?
Premetto che l'artefice di questo complemento d'arredo super ricicloso non sono io, ma mio marito Luca.


L'esigenza era quella di creare un tavolino alto sul quale appoggiare una collezione di orchidee, da posizionare vicino alla finestra, che fosse alto, leggero e trasportabile facilmente.

parquet+stand abiti=tavolino 2

Il materiale, tutto di recupero a parte la minuteria necessaria per l'assemblaggio, consisteva in uno stand appendiabiti rotto e in tre tavole simil-parquet avanzate dal rivestimento del pavimento.
Due di queste ultime sono state unite insieme per formare il ripiano superiore (quello più grande), mentre la terza, grazie a due fori passanti realizzati mediante una fresa, costituisce un ripiano più stretto che ha la triplice funzione di (A) riempire visivamente uno spazio troppo vuoto, (B) conferire maggiore stabilità alle "gambe" del tavolino e (C) costituire un piano di appoggio per tenere a portata di mano gli utensili necessari alla cura delle piante.

parquet+stand abiti=tavolino 3

Dato che i bordi delle tavole presentavano le apposite scanalature che servono per incastrarle tra loro, abbiamo pensato di rivestirli con dei bordini a "L" di plastica, di colore nero, perché si accordassero alla struttura dello stand espositore. Un po' di colla da montaggio, e la rifinitura è stata applicata velocemente.

Purtroppo ho soltanto queste foto scattate nel garage, dove il tavolo è stato assemblato. Ma credetemi sulla parola si vi dico che con la sua raffinata tovaglietta ricamata e le piante ben alloggiate, fa la sua bella figura.

A presto! =)


"INIZIATIVE IN CORSO" #15 + Un anno di "BarattiAMO... creativamente"

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Oggi riparte il linky party dedicato alle iniziative in corso,
dentro e fuori dai blog, reali e virtuali.

decoriciclo

L'avevo sospeso per il mese di agosto, a causa della mancanza di tempo
che avevo da dedicare al mio blog... e alla blogosfera in generale.
Ora, pian pianino, comincio a riappropriarmi di alcuni momenti
e mi fa piacere far ripartire questa iniziativa.

Come sempre, invito tutti coloro che vogliano condividere
i propri contest, linky party, giveaway, compliblog, petizioni,
concorsi e quant'altro, ad aggiungere i link alla raccolta.

Non ci sono regole né limitazioni né condizioni.
Mi piacerebbe solo vedere un "cartellone" bello ricco di proposte.

Per maggiori informazioni sull'iniziativa,
per prelevare il codice per condividere il banner,
per sapere come si fa ad inserire un link,
per sbirciare le precedenti puntate
(alcune iniziative sono ancora in corso di validità)
rimando alla

PAGINA DEDICATA.

****************

E a proposito di iniziative,
ieri è stato il primo compleanno della community di g+.


Quando l'ho immaginata ed aperta
pensavo ad uno spazio per pubblicare annunci
di persone interessate a scambiare il proprio materiale creativo
in eccedenza o inutilizzato.

E questo infatti è ciò che è accaduto:
in un anno ci sono stati tanti baratti,
nei quali molte persone sono state coinvolte,
in un frizzante scambio di materiali e creazioni handmade.

Ma non immaginavo certo che l'esperienza sarebbe andata ben oltre
le mie aspettative.
E non parlo solo del numero di adesioni che ho ricevuto;
al momento gli iscritti sono 231.
Ovviamente non sono tutti sempre presenti in termini di partecipazione
attiva ai baratti o alle discussioni.

Ma la cosa straordinaria è che si è creato un gruppo di
AMICHE
e lo SCAMBIO va ben oltre l'invio e il ricevimento di oggetti.

Si collabora, ci si aiuta, sostiene, conforta, consiglia, sgrida.
Si battibecca un po' qualche volta,
si insegna ciò che si conosce e si impara
ciò che ancora non si è mai provato.
Si propone, si discute, si chiacchiera, si critica costruttivamente.
Ci si confronta, si danno e si ricevono stimoli alla creatività.
Ci si fa in 4 se qualcuna ha l'esigenza di raccogliere un determinato materiale
in poco tempo, o se necessita di indicazioni di qualunque tipo.
Ci si confida.
E ci si incontra anche; sono stati già organizzati due raduni,
ai quali, seppur a malincuore, non ho potuto partecipare di persona...
...ma con il pensiero ero là.

Se non è AMICIZIA tutto questo...

Ed ora, condividete le vostre iniziative. =)



Il top "Imparaticcio", all'uncinetto

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Questo è un lavoro che risale a diversi anni fa: un top all'uncinetto realizzato per mia figlia Gaia con avanzi di cotone di vari colori.


Come tutte le cose che faccio all'uncinetto è iniziato così, un po' per caso. Non sapevo esattamente cosa volevo fare e ho pesato che l'avrei deciso "strada facendo". Tutto è partito da un rettangolo composto da strisce diverse tra loro, sia per colore che per punto utilizzato, giocando un po' con gli abbinamenti e le alternanze di spazi pieni e vuoti.

Top imparaticcio 2

Alcune strisce sono realizzate con punti fantasia, anche loro provati e lavorati per caso sul momento man mano che cresceva il lavoro... le cose troppo uniformi e ripetitive mi annoiano.... e qui non ne ho certo avuto modo. =)

Top imparaticcio 3

Il nome "Imparaticcio" deriva dal fatto che sembra uno di quei lavori che si eseguono per esercitarsi, per imparare e padroneggiare una tecnica manuale: in genere si tratta dei canovacci sui quali provare e riprovare i punti del ricamo.

Top imparaticcio 4

E come tutti gli imparaticci presenta molte imperfezioni, aggiustamenti in corso d'opera, righe fatte-disfatte-rifatte.

Top imparaticcio 5

E dato che le "ciambelle" approssimative e non pianificate difficilmente "riescono con il buco"... la lunghezza non era sufficiente ad avvolgere la circonferenza del corpicino di Gaia. Così, cosa avrei dovuto fare? Disfare e rifare tutto??? Certo che no!!!

Top imparaticcio 6

Ho aggiunto un inserto sul retro, nella parte alta, per raggiungere la misura giusta. Nella parte bassa invece ho lavorato due laccetti da annodare per tenere vicine le due "ali"... a proposito di ali... il retro, guardando la foto in alto, non sembra un po' una farfalla? A me sì.

A presto! =)


Saponette al microonde

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Non mi sono data alla saponificazione... è un'arte che richiede competenza e precisione e la lascio dunque alle esperte, come Serena.... che spero non mi sgriderà per questo mio "esperimento".

Mi sono limitata a riciclare quei rimasugli di saponette, quei pezzetti talmente piccoli che non si riescono più a maneggiare, che diventano secchi e che finiscono il più delle volte nello scarico della doccia, o che si tenta invano di appiccicare alla saponetta nuova.... ma che poi puntualmente si staccano al primo tentativo di utilizzo.

Così ho provato a fare le


Il procedimento è molto semplice e veloce.

Ho riempito un piccolo stampino (5 x 4,5 cm) in silicone per alimenti, a forma di cuore, con degli avanzi di saponette ridotti in briciole con l'aiuto di un coltello.

saponette al microonde 2

Ho aggiunto qualche goccia di acqua con un contagocce, circa una ventina nel mio caso, ma bisogna regolarsi in base alla grandezza dello stampino e di conseguenza alla quantità di sapone.
ATTENZIONE: l'aggiunta dell'acqua è molto importante, perché senza acqua il composto si gonfierà "eruttando" dallo stampino senza amalgamarsi.

saponette al microonde 3

Ho inserito lo stampino pieno di residui di sapone nel microonde; dopo alcune prove ho concluso che è meglio usare la potenza minima del proprio forno, nel mio caso 100 W, per qualche decina di secondi. Con degli stampini così piccoli sono bastati 25-30 secondi.
In ogni caso, si può anche procedere di 10 secondi in 10 secondi e proseguire finché il sapone non inizia sciogliersi.

saponette al microonde 4

Quando il sapone è praticamente sciolto, si estrae lo stampino dal forno e si livella la superficie con un cucchiaino, premendo leggermente per compattare il sapone.

saponette al microonde 5

Si lasciano riposare le saponette per un po' di tempo, per dare loro modo di solidificarsi; le mie, dato che sono piccole, hanno richiesto circa 20 minuti.
Se aveste premura di vedere il risultato finale (come me, tanto per cambiare), per velocizzare questo processo potete anche metterle qualche minuto nel freezer.

saponette al microonde 6

Infine, basta estrarle dallo stampo ed ammirare le nostre 
nuovesaponette riciclate.

saponette al microonde 7

Come dicevo all'inizio del post, si è trattato di un esperimento; non credo che il sapone, scaldandosi leggermente rilasci delle sostanze nocive, quindi penso che si possa usare tranquillamente il forno che utilizziamo anche per gli alimenti. Anche per questo motivo, per maggiore sicurezza, è importante selezionare la potenza più bassa del proprio forno, che in ogni caso viene usato per pochi secondi.
Spero che qualche amica esperta nell'arte del sapone artigianale, ci rassicuri riguardo a questo aspetto nei commenti. =)

Lo stesso risultato si può ottenere anche sciogliendo i residui di sapone a bagnomaria in un pentolino; in questo caso credo sia doveroso usare stoviglie destinate solo a questo tipo di utilizzo, così come gli stampini. Io ho acquistato tempo fa questi a forma di cuore al fine di impiegarli soltanto per "scopi creativi" di questo tipo, per gessetti, pasta modellabile e simili.

Infine, un altro modo molto più immediato per non sprecare i piccoli pezzetti di sapone, è quello di infilarli in un guanto o manopola da bagno: usandolo normalmente, a contatto con l'acqua si auto-insaponerà e il sapone non finirà nello scarico... se non sotto forma di schiuma. 

A presto! =)




Cuori spontanei + "INIZIATIVE IN CORSO" #16 + comunicazione di servizio

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Quando parlo di "cuori spontanei" non mi riferisco alle persone
buone, generose, empatiche, socievoli e quant'altro...
...ma a "cose" che si sono formate spontaneamente a forma di cuore.

Spesso sono sassi, a volte sono patate... questa volta sono:


formazioni di schiuma di detersivo nel lavello e


una macchia di caffè sul tavolo della cucina.

In questo periodo vedo tanti cuori nelle cose intorno a me,
ma purtroppo non sempre ho la possibilità di fotografarli.
Ma, appena riesco, li aggiungo alla mia "collezione".

**************

Sono molto contenta della puntata precedente della raccolta delle

decoriciclo

C'è stata molta partecipazione, sono state segnalate diverse iniziative
di vario genere e alcune sono ancora in corso... vi consiglio quindi
di dare un'occhiata per non lasciarvi sfuggire delle belle occasioni.

Oggi inizia la nuova raccolta, spero proprio che si crei un altro bel "cartellone"
ricco di proposte.

Le regole sono sempre le stesse: nessuna regola.
Tutti possono partecipare, non è necessario essere follower di decoriciclo,
basta solo voler condividere le iniziative in corso nei propri blog
o anche nella vita reale.

Per maggiori informazioni, e per sapere come si fa ad aggiungere il proprio link,
rimando come sempre alla

PAGINA DEDICATA.

**************

Infine, la comunicazione di servizio riguarda l'altro Linky Party bisettimanale

decoriciclo

Come quello delle iniziative in corso, era stato sospeso nei mesi estivi,
soprattutto a causa del ridottissimo tempo che avevo da dedicare al blog.

Per questo ed altri motivi, ho deciso di lasciarlo ancora in stand-by, per il momento,
e di riproporlo più avanti in "edizioni speciali tematiche", ovvero nel periodo
precedente alle festività natalizie, per Pasqua, per la primavera/estate, ecc...

Più avanti fornirò maggiori informazioni
sulle date e sulle modalità.

Ed ora, spazio alle vostre iniziative.
A presto! =)










La forchetta "antipatica": cosa ne faccio?

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Credo che nei cassetti delle posate di tutti ci sia una forchetta, o un cucchiaio o un coltello, che nessuno vuole mai utilizzare; parlo delle "posate di tutti i giorni", rigorosamente spaiate, quell'accozzaglia di esemplari provenienti da avanzi di vari servizi. 

E chissà come mai, ce n'è sempre qualcuna "scomoda", perché magari è più piccola o più grande, più leggera o più pesante, troppo dritta o troppo curva rispetto alle altre. E così, ogni volta che capita in mano a qualcuno viene scartata, a favore delle "colleghe" più gradite..... quando va bene.... perché quando invece va male.... viene proprio buttata via.

Com'era capitato a questa qui... alla quale ho voluto donare una seconda vita, facendole cambiare mestiere...


Non ho certo inventato niente di nuovo, se ne vedono tante nel web. 

Questa forchetta, non certo particolarmente bella, aveva però la proprietà di avere delle aperture nel manico, delle quali quella all'estremità era perfetta e già pronta per poterla appendere con un chiodo o una vite, alla parete o ad un mobile della cucina. Nel caso si avesse a disposizione una forchetta senza queste aperture, si può sempre rimediare con il trapano.

Per curvare sia il manico che i rebbi ho usato una semplice pinza, lavorando a freddo; forse, scaldando un po' il metallo si potrebbero ottenere forme più elaborate e raffinate.... ma per la mia umile forchetta brutalmente scartata... va bene così. 

A presto! =)



Da forchetta ad espositore, in 1 minuto

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E oggi parlo ancora di forchette da destinare ad altro uso; nell'ultimo post parlavo di una forchetta antipatica che nessuno voleva mai usare.... e che ora è diventata un appendino per le presine o gli strofinacci.

Questa volta si tratta di una "nobile"posata d'argento (un po' ossidato.... ma a me piace così...) che si è trasformata in un espositore per brochures, biglietti da visita o piccoli oggetti, e che può essere usata anche come portafoto, fungendo da supporto per una semplice e "nuda" fotografia, oppure per una cornice.


La fantastica idea mi è stata suggerita da Laura che, dopo aver visto la forchetta/appendino, mi ha inviato un interessante pin su Pinterest, in cui delle forchette sono state modellate e riutilizzate in diversi modi.

Il più veloce e sempliceè quello che vedete nella foto qua sopra, e non ho resistito a provarlo subito; anche in questo caso serve solo una normale pinza per piegare i due rebbi laterali in avanti e quelli centrali indietro. Infine, basta modellare le punte arricciandole un po' verso l'alto.

Ho fotografato il nuovo espositore sia con i biglietti da visita (un'idea utile per allestire la bancarella di un mercatino o da posizionare sulla scrivania in un ufficio o sul bancone di un ristorante, per fare qualche esempio) sia con una piccolacornicetta realizzata con i sottobicchieri di cartone, che ho usato come bomboniera per la Cresima di Ilaria.

A presto! =)





Mantella multi-forma, grazie ad un bottone "invisibile"

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Bè... multi-forma... in realtà la forma è una sola.... e anche bella definita... un semplice, ampio  ed avvolgente rettangolo lavorato all'uncinetto con lana acrilica di tre colori: bianco, grigio e nero.


E' il modo di indossarla che la rende di forma e aspetto diversi, anche se il mio manichino bidimensionale fai-da-te in questo caso non rende tanto bene l'idea. Comunque, si può portare più accollata o più aperta sulle spalle, simmetrica o più lunga da una parte piuttosto che dall'altra.

La lavorazione è una semplice rete alternata, ovvero composta da moduli di *1 maglia alta + 1 catenella* eseguiti puntando l'uncinetto nello spazio vuoto sottostante.

mantella coprispalle grigio-bianco-nero 2

Il "segreto" che conferisce versatilità al modo di indossare questa mantella/coprispalle è un bottone lavorato all'uncinetto, partendo da un cerchio di 3-4 catenelle "riempito" con tante maglie basse fino ad ottenere la "cicciosità" desiderata.

mantella coprispalle grigio-bianco-nero 3

L'ho posizionato sulla metà di un lato corto, sulla riga nera che delimita il cambio di direzione della lavorazione; l'ho realizzato con la lana grigia, dello stesso colore del bordo di rifinitura che percorre tutto il perimetro della mantella. Essendo anch'esso lavorato a rete, consente di allacciare il "bottone invisibile" in qualsiasi punto.

Infine, condivido di seguito quello che per molte uncinettatrici sarà come "la scoperta dell'acqua calda".... cioè una cosa estremamente ovvia... ma io nei primi giri non ci avevo pensato, quindi prendete questo piccolo suggerimento.... e fatene ciò che volete.... approfittatene o ignoratelo:

mantella coprispalle grigio-bianco-nero 4

A presto! =)





Ciondolo di granito rosa e cotone nero + "INIZIATIVE IN CORSO" #17

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Oggi un post veloce, quel che basta per mostrare un ciondolo fatto qualche mese fa con un frammento di granito rosa, trovato sulla riva del lago e ingabbiato con una lavorazione all'uncinetto eseguita con cotone nero.


Il granito rosaè una pietra molto bella e decorativa che si estrae proprio nella zona in cui abito e che viene impiegata in molti ambiti, dalla creazione di monumenti e statue alla realizzazione di arredi urbani, civili e funerari, ai rivestimenti.; ci sono alcune cave nei dintorni e le spiagge del lago sono ricche di questi frammenti mescolati ai comuni sassi. L'intensità del rosa varia molto a seconda dei pezzi, può andare dal più tenue al più intenso, con spruzzate di puntini neri più o meno evidenti.

Per questa pietra spigolosa ho pensato ad una gabbietta di cotone "modellata" sulle sue forme; non so perché, ma a me il risultato ricorda la sagoma di una conchiglia.

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L'altro protagonista di questo post è 

decoriciclo

Ringrazio tutti i partecipanti alle precedenti edizioni
per aver arricchito il cartellone delle iniziative in corso
con il loro prezioso contributo.

Ricordo che TUTTI possono partecipare,
senza obblighi e regole, e che le iniziative che si ripetono nel tempo
o che sono ancora in corso,
possono tranquillamente partecipare ad ogni puntata.

Per maggiori informazioni su questo Linky Party
e per le istruzioni su come fare per partecipare
rimando alla

PAGINA DEDICATA.

A presto! =)









Cuscini imbottiti di noccioli di ciliegia: come si usano

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Finalmente ho trovato un po' di tempo per mettere mano ai noccioli di ciliegia che ho accumulato questa estate, e per questo gruzzoletto devo ringraziare anche alcune amiche della community di g+"BarattiAMO... creativamente", che me ne hanno spediti un po'.


Non li ho certamente inventati io; li ho visti spesso nel web e, informandomi sull'argomento, ho scoperto che si tratta di manufatti usati da moltissimi anni.

Se ne possono fare di tutte le forme e misure, ma la loro caratteristica fondamentale è quella di essere imbottiti solo con noccioli di ciliegia, sterilizzati ed essiccati.

cuscino noccioli millerighe

Questo perché queste preziose sferette lignee hanno la capacità di accumulare la temperatura alla quale vengono esposti, sia essa calda o fredda, e di rilasciarla lentamente.

Per cui sono adatti ad un doppio utilizzo: a caldo o a freddo.

Nel primo caso bisogna riscaldare il cuscinetto e per farlo basta porlo su un termosifone, oppure nel forno a microonde a media potenza per un paio di minuti, oppure nel forno elettrico a max 80° per qualche minuto (ATTENZIONE: i tempi di permanenza in entrambi i tipi di forno dipendono dalle dimensioni del cuscinetto che, in ogni caso, non va MAI lasciato incustodito al loro interno).

Il cuscinetto riscaldato può dare sollievo in caso di dolori localizzati, per sciogliere contratture muscolari, come scaldino nelle serate fredde, o come semplice e deliziosa coccola; basta posizionarlo sulla parte interessata.... o abbracciarlo.

cuscino rettangolare pannabiscotto

L'utilizzo a freddo invece è indicato quando ci sia necessità di applicare una compressa fredda su piccole scottature o contusioni, così come per alleviare il mal di testa o il mal di denti; anche in questo caso, basta appoggiarlo sulla parte interessata. I più indicati per questo tipo di uso sono i cuscinetti di dimensioni più piccole.

Per raffreddarli è sufficiente tenerli all'interno del freezer per almeno 20 minuti, ma è anche possibile lasciarvene uno sempre all'interno.... dato che non si sa mai quando può rendersi necessario.

Come dicevo all'inizio, ne ho visti di tutte le forme e dimensioni, con o senza doppia fodera; io ho preferito realizzare un cuscinetto interno, riciclando ritagli di stoffa 100% cotone provenienti da un campionario di tessuti d'arredo, e una fodera esterna,nel mio caso lavorata all'uncinetto, senza cerniere che possano dare fastidio e, nel caso di quello rettangolare, anche senza bottoni.
In questo modo, si potrà riscaldare o raffreddare solo il primo, introdurlo nella seconda e utilizzarlo senza pericolo di sporcare il cuscinetto ripieno di noccioli; ciò è importante perché quest'ultimo non si dovrebbe mai lavare, per non rischiare la creazione di umidità e muffe al suo interno.
Dopo averlo utilizzato basta riporlo in un posto secco e al riparo dalla polvere.

Prossimamente, il tutorial su come trattare i noccioli per realizzare questi cuscini.

A presto! =)

P.S. il cuscinetto a forma di busta misura 16 x 16 cm, mentre quello rettangolare 21 x 14 cm.
Ognuno di essi contiene 400 noccioli.
La prossima primavera/estate, se vi piacciono le ciliegie e non usate i noccioli....
....ricordatevi di me.... io li riceverei volentieri! =)



Come trattare i noccioli di ciliegia per imbottire i cuscini: tutorial fotografico passo-passo

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Come promesso, ecco qua il tutorial passo-passo in cui spiego come ho trattato i noccioli di ciliegia da utilizzare per realizzare i cuscini da usare caldi o freddi.


Mi sono documentata navigando in rete e ho trovato metodi un po' diversi tra loro, non tanto nelle fasi da eseguire, quanto nei tempi di ognuna. Io comunque, dopo un po' di prove, faccio così.

1. Faccio bollire i noccioli in una capiente pentola piena d'acqua per almeno un'ora

1. bollire

Se non si intende trattare i noccioli subito dopo aver consumato le ciliegie, consiglio di lasciar seccare i resti, possibilmente al sole, in modo da evitare la formazione di muffe.

2. Scolo esciacquo i noccioli in modo da eliminare i residui di polpa

2. ripulire

Per questa operazione io metto lo scola-pasta nel lavandino, sotto il getto dell'acqua fredda, e mescolo vigorosamente i noccioli con una mano o con l'aiuto di una spazzolina, cercando di strofinarli bene contro il bordo del recipiente, in modo da favorire il distacco dei residui di polpa.

3. Faccio asciugare i noccioli, possibilmente al sole

3. asciugare al sole

Li metto ben distesi sopra uno strofinaccio pulito finché non sono perfettamente asciutti. L'ideale è metterli al sole, anche per una giornata intera; in alternativa si possono posizionare in un locale il più possibile caldo e asciutto. Asciugandosi diventeranno belli lisci e di colore chiaro.

4. Faccio essiccare i noccioli nel forno elettrico

4. essiccare in forno

Metto i noccioli in una teglia abbastanza grande da poterli accogliere in un unico strato e li inforno a 100° (in forno pre-riscaldato) per almeno 20 minuti. Poi li lascio raffreddare completamente all'interno del forno spento.

5. Li conservo all'interno di barattoli di vetro puliti e richiudibili,
in luogo fresco, buio e al riparo dall'umidità, fino al momento di utilizzarli

5. conservare in vetro

Quando decido di confezionare i cuscinetti (CLICCA QUI per saperne di più su come si usano e a cosa servono) scelgo una stoffa, possibilmente di recupero come nel caso di quella dei campionari di tessuti d'arredamento, e faccio così:

1.cucio a mano, dritto contro dritto a punto indietro, i contorni della stoffa,
lasciando una piccola apertura per risvoltare la foderina

cuscino 1.

2.risvolto e introduco i noccioli nella fessura

cuscino 2.

3.chiudo l'apertura con piccoli punti nascosti,
rinforzo e rifinisco bordando tutto il perimetro a punto festone
sul dritto del lavoro

cuscino 3.

Il cuscinetto si può realizzare a piacere, grande o piccolo, di qualsiasi forma, con o senza fodera di protezione asportabile e lavabile.
Comunque, la cosa fondamentale è quella di pulire i noccioli perfettamente, perché gli eventuali residui di polpa che vi rimangono attaccati, possono causare la formazione di muffe.

Per lo stesso motivo, consiglio di non lavare mai il cuscinetto imbottito di noccioli perché, chiusi all'interno della foderina, rischierebbero di non asciugare perfettamente.

Tra un utilizzo e l'altro, i cuscinetti andrebbero conservati in modo da favorire il passaggio di aria, quindi non in sacchetti di plastica, in luogo fresco, asciutto e al riparo da umidità e polvere.

A presto! =)


Ciotola tonda di tappi di sughero, interi e usati

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Ultimamente posso affermare di essere la fortunata detentrice di una montaaaaaagna di tappi di sughero... una gioia per gli occhi e una fonte inesauribile di ispirazione, dato che poche cose come il sughero in generale (e i tappi in particolare) mi fanno venire la voglia di "creare" qualcosa.


No.... non è proprio esatto.... veramente ci sono molti materiali che mi ispirano.... ma nel caso del sughero è tutto amplificato; praticamente, mentre lavoro a qualche oggetto sto già pensando al successivo.

ciotola tonda tappi di sughero interi 2

Questa volta ho realizzato una ciotola tonda piuttosto grande con i tappi interi, rigorosamente usati, a differenza di quella precedente che avevo fatto con dei mezzi tappi comprati per l'occasione.

ciotola tonda tappi di sughero interi 3

Sono tutti diversi per gradazione di colore, timbri impressi, consistenza del sughero.... e anche per età.... come si vede dalle date presenti su alcuni di essi.

ciotola tonda tappi di sughero interi 4

L'ho costruita sulla base di un foglio di sughero per rivestimenti ritagliato a forma di cerchio, sulla quale ho incollato con la colla a caldo i tappi, uno per uno, partendo dal perimetro del cerchio e salendo sfalsando i tappi verso l'esterno, in modo da conferire una forma svasata ai bordi della ciotola.

ciotola tonda tappi di sughero interi 5

L'ultimo giro di tappi invece ritorna a "chiudersi" verso l'interno.

ciotola tonda tappi di sughero interi 6

Anche il fondo è rifinito e decorato con i tappi (questa volta tagliati a metà) sia per una questione estetica che funzionale, per dare cioè maggiore stabilità e robustezza alla base.

ciotola tonda tappi di sughero interi 7

Infine, ho spennellato tutta la superficie (sia interna che esterna) con una generosa dose di colla vinilica, diluita con un po' d'acqua, per proteggere la ciotola dalla polvere, per renderla più facilmente pulibile e soprattutto per rendere l'insieme più compatto, robusto e resistente alle sollecitazioni.

Io la adoro.
Voi che ne dite?

A presto! =)



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